29, 30 e 31 gennaio: stanno arrivando i Giorni della Merla, famosi per essere i più freddi dell’anno (anche se senza evidenze scientifiche). Il nome prende origine dalla leggenda che ha come protagonista una merla dalle belle piume bianche. Questa trascorse a Milano un rigido inverno che le impediva di trovare del cibo per nutrirsi e affrontare il clima gelido. Gli ultimi 3 giorni del mese furono veramente molto freddi e, per trovare un po’ di calore, la merla decise di ripararsi in un caminetto: fortunatamente si salvò, anche se le sue piume diventarono completamente nere!
Freddo e sensibilità dentale: perché succede?
Con sensibilità dentale si intende quella sensazione di fastidio o dolore che si avverte quando i denti reagiscono a uno stimolo esterno come per esempio il freddo. Lo stimolo, ad ogni modo, può essere di varia origine: termica, chimica o tattile.
L’ipersensibilità è un sintomo molto comune ma spesso sottovalutato. La causa della sensibilità dentale NON è il freddo, ma l’esposizione della dentina, la struttura portante del dente che racchiude la polpa ed è attraversata da tubuli che contengono fibre nervose. La dentina è per sua natura sensibile e, in casi normali, è coperta dallo smalto, per cui non viene a contatto con l’ambiente orale circostante.
Alcuni fattori possono causare la scopertura della dentina e il conseguente dolore:
-Traumatici abrasivi, come lo spazzolamento errato
-Erosivi, come sostanze acide che entrano in contatto coi denti
-Patologici, come la malattia parodontale
Che sensazione si prova?
La sensibilità dentale è caratterizzata da un dolore difficilmente localizzabile su uno o più denti in assenza di carie. Questo dolore può essere avvertito anche a causa di stimoli che generalmente non generano problemi come bevande o cibi freddi, contatto con sostanze agrodolci, sollecitazioni tattili o addirittura per la sola aria aspirata dalla bocca.
Quali sono le cause e i fattori di rischio?
I fattori che portano all’iper-sensibilità dentale possono essere molteplici:
· Abrasioni: causate da scorretto spazzolamento durante l’igiene orale quotidiana. Per spazzolare correttamente bisogna evitare di utilizzare una forza eccessiva o una tecnica errata. Inoltre è necessario prestare attenzione nella scelta dei prodotti come spazzolini e dentifrici: i primi devono essere di ottima qualità e i secondi non devono avere effetto abrasivo.
-Erosioni: causate da eccessivo consumo di alimenti e bevande acide come succhi di frutta, spremute, agrumi, yogurt, bibite gassate.
-Parafunzioni: come ad esempio il bruxismo portano all’esposizione del tessuto dentinale
-Iatrogene: effetto collaterale di alcuni trattamenti odontoiatrici come sbiancamenti professionali scorretti, terapie errate.
L’ipersensibilità può presentarsi nei pazienti di qualsiasi età anche se c’è una maggiore prevalenza nei soggetti tra i 20 e i 40 anni, in particolare donne, o in persone affette da malattia parodontale.
Come curare i denti sensibili?
È innanzitutto raccomandata una visita dal dentista che, in questo modo, potrà individuare la causa ed escludere eventuali patologie più complesse. Le terapie professionali variano in base alla gravità dell’ipersensibilità e prevedono l’utilizzo di principi attivi volti a contrastarne la comparsa attraverso il sigillo dei tubuli dentinali. Tra questi troviamo:
-Fluoruro di sodio o stannoso in gel da applicare sull’area sensibile
-Nitrato di potassio in gel
-Fosfato di calcio e idrossido di calcio
-Idrossinanopatite
Ci sono inoltre delle terapie domiciliari che prevedono l’impiego di dentifrici e collutori per denti sensibili a base di nitrato di potassio e fluoruro stannoso. Le raccomandazioni del dentista per portare avanti correttamente la terapi
-Curare l’igiene orale in modo scrupoloso
-Adottare una corretta tecnica di spazzolamento (non spazzolare con eccessivo vigore) e utilizzare il filo interdentale
-Utilizzare un dentifricio per denti sensibili
-Usare uno spazzolino morbido
-Evitare bevande e alimenti acidi
-Sottoporsi a pulizia professionale periodica